19 giugno 1981

Sebastiano Vinci, vicequestore commissariato di Polizia di Primavalle.

Sebastiano Vinci (Catania, 9 febbraio 1937 – Roma, 19 giugno 1981) è stato un poliziotto italiano, vittima del terrorismo degli anni di piombo.

Il dottor Sebastiano Vinci, dirigente del Commissariato Primavalle, a Roma, si stava recando in ufficio a bordo dell’autovettura di servizio condotta dall’agente Pacifico Votto, quando il veicolo fermo al semaforo venne attaccato da un commando delle Brigate Rosse. Il funzionario venne ucciso, mentre il suo autista rimase gravemente ferito.

L’omicidio fu rivendicato dalla “colonna romana” delle BR già responsabile del sequestro ed uccisione dell’on. Aldo Moro e di numerosi altri delitti.

La moglie del dr. Vinci in seguito all’assassinio del marito cadde in depressione e morì pochi anni dopo.

Nel 1984 il Comune di Roma intitolò alla memoria del vicequestore Vinci la via del quartiere Primavalle antistante il Commissariato.

I terroristi responsabili del delitto vennero arrestati dalle Forze dell’Ordine e condannati all’ergastolo. Per la maggior parte oggi sono stati scarcerati oppure godono di benefici di legge che hanno ridotto la loro pena.

Una delle brigatiste responsabili dell’omicidio venne arrestata nel 1982 a Roma dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri. Dopo una prima condanna a 14 anni venne condannata all’ergastolo nel processo d’appello, ma da tempo scarcerata per decorrenza dei termini si diede alla latitanza in Francia dove venne arrestata nel 2007 dietro richiesta italiana.

Parigi ha negato l’estradizione della donna nel nostro Paese.

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FONTE: www.cadutipolizia.it