1 aprile 1977

La strage di Razzà. Il sacrificio di Stefano Condello e Vincenzo Caruso dimostrò con quale dedizione e quanta efficacia operavano i Carabinieri in quel tempo in Calabria.

Il pomeriggio del 1° aprile 1977 in contrada Razzà di Taurianova, due militi, l’Appuntato Stefano Condello ed il Carabiniere Vincenzo Caruso, in servizio al Nucleo Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Taurianova, che avevano scoperto undici mafiosi a convegno in una casa colonica, vengono trucidati a colpi di fucile e di pistola.

I convegnisti lasciano sul posto anche due dei loro: Rocco Avignone, 35 anni, e suo nipote, Vincenzo, di anni 20, i quali si sarebbero sacrificati, ingaggiando il conflitto a fuoco con i Carabinieri, per permettere la fuga di qualcuno molto potente che doveva essere protetto ad ogni costo. Si salvò miracolosamente allo scontro a fuoco il Carabiniere Vincenzo Caruso.

Questi due Carabinieri non sono morti invano”: queste le parole pronunciate davanti alle bare di Condello e di Caruso dall’allora Comandante Generale dell’Arma Enrico Mino.

Le indagini condotte dagli stessi Carabinieri portarono all’identificazione ed all’incriminazione di nove dei partecipanti al pranzo (undici erano le persone … perché tanti erano i piatti attorno alla tavola imbandita).

Il sacrificio di Stefano Condello e Vincenzo Caruso dimostrò con quale dedizione e quanta efficacia operavano i Carabinieri in quel tempo in Calabria.

La stessa ricostruzione dello svolgimento dei fatti nel casolare di Razzà, circa l’azione di polizia giudiziaria esplicata dai due militari, fece piena luce sul loro eroico comportamento.

Per la prima volta nella provincia di Reggio Calabria si creava uno squarcio nella vita interna di una della cosche mafiose, quella degli Avignone di Taurianova, in tutte le sue variegate sfaccettature: sequestri di persona, traffico di droga pesante, riciclaggio di denaro sporco, spaccio di dollari falsi, contrabbando di armi, di preziosi e di sigarette.

FONTE: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela